venerdì 14 settembre 2012

Monte Rosa BIS!! Per concludere la stagione....



Dal parcheggio di Gressoney Staffal la nostra guida, Alberico, insieme a Maurizio, Dario, Cristian e Barbara salgono con gli impianti  ai 3.200 metri di Indren, passando dal caldo tropicale dei 30° della pianura veneta ai 5°-10° del ghiacciaio d'Indren.
“Saliamo per le roccette attrezzate per raggiungere il ghiacciaio di Lys e andare ad acclimatarci fino ai 4.000 metri del pendio sotto al Balmenhorn”.
“Il trucco per non pagare con quota con malesseri”, ci svela Alberico, “è di salire alcune centinaia di metri oltre il luogo dove poi si dormirà (3.650 rifugio Gnifetti), bere molto ed andare molto in bagno...cioè sul ghiacciaio!”.
Al rifugio il gruppo si diletta a scattare un'infinità di fotografie con il guru-fotografo Maurizio; poi cena abbondante e ritirata in cameretta per il sonno meritato.
Mattina con sveglia alle 4.00 e colazione alle 4.30…con fila di mezz’ora per la colazione! “Forse c'era troppa gente alla chiusura stagionale del rifugio”.
Nonostante l’ora di ritardo i ragazzi  partono con i ramponi ai piedi dal rifugio e risalgono il ghiacciaio del Lys fino al colle del Lys.  “Finalmente il sole e il poco vento ci permettono di avere un passo regolare fino alla cima Zumstein a 4.565 metri”. Il panorama lascia tutti senza parole…dal Lyskamm al Breithorn, dal Cervino alla Punta Dufour, “che ci ripromettiamo di salire l'anno prossimo”, dice Alberico.
I ragazzi non sono stanchi e così, tornati al colle Zumstein, si dirigono verso il rifugio più alto d'Europa, la Capanna Regina Margherita a 4.550 metri. “C'è chi si beve un grappino, mentre la birra è finita… e si mangia  un panino o una barretta…e poi è già ora di scendere”. Peccato! perché il tempo splendido e il clima erano ideali!
Ma, come dice Alberico, “i sorrisi dei ragazzi sono il più bel ricordo delle due splendide giornate passate sui ghiacciai del Monte Rosa. E se per caso ci dimenticassimo dei panorami…le foto certo non mancano!”.

mercoledì 12 settembre 2012

Colonne D'Ercole, Punta Tissi, Civetta

Tre anni per aprirla (2009-2012). Venticinque ore effettive di arrampicata per ripeterla. Ventinove lunghezze per percorrere una parete di 1200mt di altezza.
Grado massimo il IX....obbligatorio l'VIII+.
Tutto su chiodi normali lungo i tiri e sulle soste.
Colonne d'Ercole in nome della via.

Solo i numeri, solo il nome lasciano intendere l'incredibile impresa compiuta dalla nostra guida alpina, Nicola Tondini, insieme ai compagni di cordata Alessandro Bau e Alessandro Beber.
Un'impresa realizzata sulla parete Nord-Ovest del Civetta, con cui i ragazzi hanno instaurato ormai un forte legame.






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